Dott.ssa Canitano Alessandra

Quando affidarsi ad uno specialista?

Da dove nasce il disagio che tante persone provano con se stesse, con gli altri? Perché per loro è così difficile relazionarsi in maniera sana e spensierata con il mondo esterno o accettare la propria condizione?

Dare una risposta univoca e universale a queste domande è chiaramente impossibile: l’esperienza di ogni persona è diversa, motivo per il quale è fondamentale analizzarla a fondo e dedicarvici con attenzione. Può trattarsi di un blocco emotivo, di una questione irrisolta che si ripercuote sul piano del comportamento, con la famiglia, gli amici o i colleghi al lavoro, ma in ogni caso limita in modo importante la capacità di utilizzare a pieno le proprie risorse, la qualità delle relazioni umane che si vivono. Sottovalutare la portata di un disagio di questo genere è pericoloso: per questo motivo, è sempre bene affidarsi a una psicologa o a uno psicologo professionisti.

Dott. Di Salvatore Mariano

Le specializzazioni e competenze dell'esperto in medicina ortopedica

L'ortopedico è in possesso di numerose competenze che riguardano ossa, cartilagini, articolazioni, legamenti, muscoli e tendini. Tali conoscenze gli permettono di intervenire per curare ed eventualmente prevenire sofferenze muscolo-scheletriche. L'ortopedico moderno può inoltre specializzarsi in alcuni settori ben precisi della sua materia, come per esempio la singola articolazione: gomito o spalla, anca e ginocchio, oppure in ortopedia della colonna vertebrale. Questa ultra-specializzazione può rivelarsi estremamente utile nel caso di problemi e patologie che altri ortopedici generici non sono in grado di diagnosticare e curare.

Dott. Paternuosto I. Mario

Quando rivolgersi all'esperto in Gastroenterologia.

Gli ambiti operativi della gastroenterologia possono essere molto ampi, in quanto i disturbi e le patologie a carico dell’apparato digerente – grazie ai progressi scientifici e diagnostici – sono in crescita e sempre più diversi.

Di conseguenza, i pazienti possono chiedere l’aiuto del gastroenterologo in caso di influenza intestinale, reflusso gastro-esofageo, gastriti, ulcere o coliti, fino ai disturbi più complessi come il Morbo di Crohn. In base alle singole esigenze del paziente, il medico saprà indicare il trattamento più adatto.

Dott. Mariano Pizzuti

Laureato in Medicina e Chirurgia nell’anno 2006 presso Seconda Università degli Studi di Napoli “Luigi Vanvitelli”. Durante il corso di Laurea ha svolto il ruolo di studente interno presso la Clinica urologica della Seconda Università di Napoli, diretta dal Prof Massimo D’Armiento. Si specializza in Urologia nel 2013 presso il medesimo Ateneo con il massimo dei voti discutendo una tesi specialistica sulle nuove tecniche endoscopiche laser per il trattamento della calcolosi urinaria. Durante il percorso formativo della scuola di specializzazione ha perfezionato le tecniche chirurgiche mininvasive urologiche con l’ausilio di dispositivi laser. Oggi è Responsabile della Unità funzionale di Urologia della Clinica Sant’Anna di Caserta dove esegue interventi di Urologia endoscopica laser per il trattamento della patologia prostatica benigna e della calcolosi urinaria, interventi chirurgici di oncologia urologica. Consulente urologo presso la Clinica San Michele di Maddaloni.

Dott. Casale Lorenzo

Le competenze del medico e tecnico ecografista

L’ecografista è il medico o il tecnico specializzato nell’esecuzione delle ecografie e nell’utilizzo dell’ecografo, vero e proprio “medium” tra il medico e gli organi interni da diagnosticare. L’obiettivo dell’ecografista è visualizzare tutte le strutture che ha bisogno di visionare, per accertarne la corretta funzionalità o rilevarne eventuali anomalie. La sonda viene applicata sulla pelle lubrificata con un apposito gel, non tossico, che permette al corpo di amplificare gli ultrasuoni e restituire all’ecografo un segnale migliore. L’esame dall’ecografista, quindi, non rappresenta ingegnere un’esperienza invasiva o spiacevole.

Dott. Salzillo Pasquale

Quando prenotare una visita con il metodo specializzato in Pneumatologia.

Recarsi dallo pneumologo può essere necessario, oltre che per dei controlli quando si ha già una patologia nota, anche per accertare la natura di alcuni sintomi che lasciano sospettare un disturbo. Fra questi sintomi possono figurare, per esempio, la sensazione di oppressione al torace, difficoltà nella respirazione, fiato corto anche riposo o dopo piccoli sforzi, una tosse persistente, espettorazioni prolungate con eventuali tracce ematiche, dolore toracico generalizzato o anche apnee notturne. In presenza di uno o più sintomi di questo tipo, non esitare a contattare il tuo medico, che ti prescriverà ulteriori accertamenti e una visita preliminare dallo pneumologo.

Dott. Di Girolamo Carlo

Che cosa comprende il controllo del reumatologo.

Come in tante visite mediche specialistiche, anche durante la visita reumatologica l’anamnesi prevede lo studio delle abitudini alimentari, dello stile di vita del paziente, di eventuali condizioni come la menopausa, la presenza di altri sintomi, quali febbre, dimagramento anomalo, difficoltà a respirare.

Al termine della visita reumatologica, lo specialista consegna al paziente una relazione che il paziente stesso condividerà con il suo medico. Se la diagnosi sarà già chiara, saranno prescritte le terapie consigliate, mentre se si rendessero necessari ulteriori approfondimenti, saranno richiesti come esami clinici o strumentali.

Dott.ssa Fiorellino Giuseppina

Cos'è la postura

La postura è qualcosa di più complesso di quanto si potrebbe immaginare: è infatti il risultato della somma dei riflessi vestibolo e cervico-spinali, i quali sono in grado di attivare la muscolatura estensoria della colonna vertebrale degli arti inferiori, in base alla percezione della direzione della forza di gravità e della posizione della testa nello spazio.

Questo processo, istantaneo ma complesso, permette alla persona di assumere la posizione desiderata e più comoda, in base al contesto, oppure – ad esempio – di tornare in equilibrio quando si è sbilanciati o sul punto di cadere.

Dott. Santoro Mario

A che cosa serve la visita angiologica?

L’angiologo va contattato nei casi in cui sia necessario diagnosticare e curare una patologia già manifesta oppure per prevenire eventuali complicazioni che possono riguardare riguardanti la circolazione arteriosa e venosa (aneurisma, embolia, aterosclerosi, trombosi, dissecazione dell’aorta). I pazienti che non dovrebbero mai sottrarsi a una visita dall’angiologo, in particolare, sono coloro che: hanno il diabete; devono effettuare controlli periodici a livello vascolare nelle zone delle gambe, dei vasi del collo e dell’aorta addominale; hanno più di cinquant’anni d’età; soffrono di ipertensione arteriosa; sono soggetti a rischio di particolari eventi cardiaci; presentano varici o ulcere. Se rientri in una di queste casistiche, contatta il tuo medico di base, che valuterà l’opportunità di prescriverti una visita dall’angiologo. Conoscere è fondamentale per prevenire e per curare.

Dott. Ruggiero Alberto

Quali sono le patologie trattate dal cardiologo?

Fra le patologie più spesso trattate dal cardiologo, si possono annoverare:

• la cardiomiopatia ischemica (infarto);
• lo scompenso cardiaco;
• l'angina pectoris;
• l'ipertensione;
• le aritmie;
• le anomalie congenite del cuore;
• le coronaropatie;
• l'aterosclerosi.

In ogni caso, non appena si avvertono dolori, sintomi particolari o si è preoccupati per la propria condizione, è opportuno rivolgersi al cardiologo senza aspettare. Un’eventuale diagnosi precoce, infatti, può permettere la cardiologo di iniziare al più presto la cura più adatta, o al cardiochirurgo di programmare l’intervento necessario.

Dott.ssa Carotenuto Adriana

Di che cosa si occupa la nutrizionista del centro?

Grazie alle sue vaste e profonde competenze nel settore dell’alimentazione, la nutrizionista può stilare non solo diete individuali ma anche programmi collettivi per attività ricettive e siti di ristorazione (asili, scuole, ristoranti, mense, ecc.). Esperta di educazione e informazione alimentare, la nutrizionista è perfettamente in grado di elaborare schemi dietetici su misura delle singole esigenze di tutti i pazienti, in base al loro metabolismo, all’attività fisica che praticano e ad altri fattori da tenere in considerazione. La nutrizionista, inoltre, non prescrive un rigido menù ma solo le quantità dei diversi nutrienti da combinare, in modo che con tutti gli elementi a propria disposizione il paziente possa cucinare i piatti che preferisce.